Nandolina*s life in confets: per Paul

martedì 26 febbraio 2008

per Paul

Questo post è per paul, per ringraziarlo di fornirmi sempre un buon motivo per scrivere...
Cose da dire ne ho spessissimo, quasi sempre, ma orecchie alle quali indirizzarle ne ho poche e a volte necessito della soddisfazione data dall'essere ascoltati, dalla consapevolezza di non essere l'unica a sapere ciò che mi passa per la testa e di non vivere mentalmente da sola.
Ho un fidanzato e una madre ed una sorella sempre pronte ad ascoltare, ma non ho quasi mai l'impressione di essere capita.
Paul viene e va da questo blog, mi dedica due parole, mi conferma il suo passaggio, mi dà importanza. Grazie! Non sono una persona triste o infelice, ma ho i miei momenti e le mie complessità, i miei problemi, i miei sassolini nella scarpa - e lui che scala di quelli se ne intende ;p- e ho bisogno di dirlo e di sentirmi dire: "mi dispiace", senza giudizi o consigli, che non vado cercando quasi mai.
Grazie!

1 commento:

Paul ha detto...: Mi lasci senza parole. Sono decisamente io a dover ringraziare te.; 26 febbraio 2008 alle ore 11:40

Posta un commento

*Visto che*

dato e considerato che questo splendido blog non viene mai visitato da nessuno...niente...appunto..pace..cazzi miei che lo rendo scarsamente interessante! però ecco, non volendo che si tratti unicamente di un album fotografico i testi devo inserirli IO STESSA MEDESIMA...
è che non facendo altro che questo: scrivere, ogni maledetto giorno, ho praticamente quasi del tutto esaurito le idee...e i temi da trattare!
comunque siamo a Ottobre, oggi è il 9, martedì, ho fatto il secondo colloquio per un lavoro che "forse ma forse" potrebbe piacermi, pagato male, ma "forse ma forse" interessante, o comunque vario, o comunque non lo so e non so più niente e forse non l'ho mai saputo, però...insomma ormai sono qui, ormai sono con lui, se non ci provo come posso poi lamentarmi di aver sbagliato?! Del resto ho impostato così la mia vita...fare le scelte sbagliate e lamentarmi poi di questo...oh my god I can't believe it, I've never been so far away from home...

Scorpio

Nata l'11.11 di 25 anni or sono, Confets era una bambina che pur amando il rosa e le Barbie non era affatto suess -dolce per i teutonici-... mordeva i compagni d'asilo che la infastidivano o che semplicemente non le andavano a genio...si gettava a terra se non gradiva l'abbigliamento scelto per lei...dichiarava di prefrire la vicina di casa a entrambe le nonne...
Vivace e troppo spesso definita ribelle riusciva sempre a distinguersi in qualche modo: per l'intelligenza a volte, per l'irriverenza altre, per l'avversione alle regole...era così: una sorta di brutto anatroccolo totalmente noncurante di essere sempre un po' diversa da chi componeva la società in cui si muoveva...anzi le piaceva...molto...
Ma purtroppo le regole nel mondo vanno rispettate, soprattutto in una casa dove ne sono i pilastri e in breve nacquero dissapori e incomprensioni... Confets incominciò ben presto a lottare, contro cosa in fondo non lo ha mai saputo davvero, ma a lungo ha creduto di farlo...quasi da subito Confets ha avuto un nemico contro cui scontrarsi e contro il quale vincere era diventato il suo unico obiettivo...
Investì ogni suo sforzo, ogni sua scelta per raggiungere questo fine fino a che non si illuse di aver vinto...
Era Settembre del 2003, lei aveva 22 anni e usciva di scena trionfante, salpava a bordo dei suoi sogni...che di lì a poco l'avrebbero lasciata a bagno di un mare di stronzate! Stronzate di cui si era riempita la testa per troppi anni, stronzate di cui le avevano riempito la testa per troppi anni...stronzate che forse le avevano compromesso ogni possibilità di raggiungere ciò che doveva essere il suo obiettivo primo, ma che era sempre passato in sordina a causa di tutta la violenza investita nel vivere...

...Colpi di testa...

Quando le cose prendono una brutta piega e si è richiamati a rinsavire...allora lì ci si rende conto di cosa si vuole realmente e di cosa si è capaci per ottenerlo... Spesso si scherza con la propria vita, io a volte l'ho tanto detestata e l'ho fatto perchè le cose a cui tenevo parevano essere sempre così lontane dalla mia portata...poi un terremoto mi scuote e sono costretta a crescere di colpo, ad appoggiare i piedi in terra e a chiedermi per cosa e per chi sono qui... In realtà non è stato in quel momento che l'ho capito, già lo sapevo da un po'... ma nonostante la consapevolezza non riuscivo a incanalare mai le energie nelle giuste direzioni...le sprecavo...le vomitavo addosso alle persone senza mai costruire nulla...distruggevo tutto con i miei vortici di euforia mista a insensatezza...e poi è uscito quel "Mo BBasta Veramente Però" e grazie a una citazione dell'ormai mitico Rupert Sciamenna mi sono forse, finalmente, avvicinata alla realtà...stop alle elugubrazioni come alle telefonate nei reality show, basta con i trucchetti da falsi illusionisti, la verità è una e con quella ci si convive, senza ricorrere a espedienti...