...tutto iniziò 25 anni, 5 mesi e 8 giorni fa... pare che non ci furono pianti... un po' come se fossi già rassegnata a questo... gli occhi sempre attenti... alla ricerca del rosa...

giovedì 21 febbraio 2008

...uno di Quei miei periodi...



Ho la mente troppo affollata per scrivere, ho troppe cose da dire per riuscire a farlo in modo organico... ma ci provo.


Sono in uno di QUEI miei periodo, che alcuni ritengono comuni a tutti e altri definisco patologie… io li chiamo “i miei periodi”. Potrebbe anche avere ragione chi sostiene che la colpa sia del mio atteggiamento sbagliato e che è sufficiente reagire in maniera positiva, esattamente come fa lui, i l quale vive “esattamente” le stesse cose, ma è in grado e possiede la volontà di combatterle diversamente. La mia spontaneità mi porta ad asserire: “buon per te, sei migliori di me”, senza sapere se è davvero ciò che penso o se, come al solito, sia una scappatoia per scrollarmi di dosso ogni responsabilità e nascondermi dietro alla solita attenuante fornitami dalla mia terribile natura… Un dato di fatto è che mi pento di aver condiviso anche questo con la persona sbagliata, ma errando imparerò sempre di più e a volte mi reputo in diritto di ricevere una laurea ad honorem per tutta la mia esperienza acquisita “sul campo”.
Da un paio di giorni però l’umore regge sufficientemente, al punto di consentirmi di pensare razionalmente al mio futuro: grande buco nero. Ad alta voce ripeto di essermi in un certo qual modo felicemente rassegnata, di aver accettato il buono e il cattivo di ciò che mi è stato offerto e di aver magicamente imparato a goder dei pregi, non lasciandomi avvelenare dai difetti… le cadute devono essere di certo dovute allo stress milanese e a null’altro… vivendo però in simbiosi con il pc e la rete sono solita vagarvi all’interno, conducendo una vita virtuale, dove mi ritrovo a cercare offerte di master e percorsi tramite i quali la mia vita possa essere modificata. In parte ci credo, in parte temo di farlo. Sospesa a metà dell’essere e del volere mi sforzo di mantenere l’equilibrio, pendendo a volte come la famosa torre pisana un po’ a destra e un po’ a sinistra, senza mai staccare entrambi i piedi dal suolo. Ci vorrebbe una spinta per evitare ai miei muscoli di lavorare costantemente per contrapporsi a un moto, ma la paura e l’insicurezza regnano sovrane e impongono la propria volontà.
Mi fa male riflettere: mi obbliga a vedere. Così sviluppo altri sensi, imparo a vivere ad occhi chiusi, utilizzo il tatto, l’olfatto, il gusto e l’istinto. La realtà non mi piace e non la voglio più conoscere. Per molto tempo ho lottato contro i mulini a vento per raggiungere la verità e poi vi ci sono affondata, senza annegarvi per miracolo: ho chiuso gli occhi e ho cominciato a sguazzare. Purtroppo però l’abitudine gioca brutti tiri e sporadicamente apro gli occhi, intimorita, curiosa, ma con il terrore di vedere. Così lancio sguardi fugaci e li richiudo subito. Una sensazione di calore pervade il mio corpo: con gli occhi serrati mi sento molto meglio, mi sento al sicuro… ma se stessi per muovere un passo in un fosso potrei anche cadere o il tatto, l’olfatto, il gusto e l’istinto basterebbero ad impedirmelo?


Sono stata tradita e vorrei tanto credere alle motivazioni datemi, alle rassicurazioni fattemi, ai sentimenti dichiaratimi… il mio istinto e il mio cuore lo fanno: loro o la mia paura di annegare in quella realtà purtroppo scoperta e purtroppo reale?! La mia mente è incostante, un po’ accetta un po’ rifiuta. Gli occhi chiusi mantengono la stasi emozionale e cognitiva. Non voglio più vedere cose che non mi piacciono, non voglio più vedere cose che mettono a rischio la mia serenità. Non voglio più chiedermi per quali ragioni ho agito in modo tale da ricevere tanto. Le motivazioni sarebbero solo giustificazioni prive di utilità pratica ed in fondo il fatto che esistano rendono il pasto ancora più indigesto. Non riesco ancora a scrivere, pensare, parlare senza provare nausea e vertigine… eppure tempo un po’ ne è passato… il 20 maggio… il 17 luglio… perché non dimentico?

1 commento:

Paul ha detto...

Spero che la nuova settimana ti portì novità positive.

dine in cucine

dine in cucine
*dine cucina patadine*

psychedelic Dine

psychedelic Dine
quando chi ti fotografa è un mago incompreso...senza capire neppure come riesce a ricreare effetti psichedelici involontari!

papi*mami

papi*mami
*mami papi in croazia...prima vacanza estiva zusammen*

stanca lini

stanca lini
*ci sono luoghi fatti per camminare e luoghi no...assolutamente noooo...ci sono momenti per essere felici e momenti...dove proprio non si puooooò anche se si vuooooool....line è scazzatine*